Quando vincere non è tutto.

18.01.2013 09:17

A volte vincere non è la cosa più importante.

 

di Michel Anclaud


Molto poco è stato detto su questo atleta basco: Iván Fernández Anaya.

Il 2 dicembre scorso, competeva in una gara di fondo a Burlada, Navarra. Quando si trovava in secondo posizione, a pochi metri di distanza dal leader della corsa: Abel Mutai - già medaglia di bronzo nei 3.000 metri siepi alle Olimpiadi di Londra. E' accaduto un episdio di straordinaria bellezza. Come i due concorrenti sono entrati in dirittura d'arrivo, Iván, vede il corridore keniano - certo vincitore della gara - alzare le mani al cielo in segno di vittoria vari metri prima del traguardo, pensando lo stesso di aver già varcato la linea di fine gara.

E' a questo punto che Fernández Anaya dimostra una dote non comune, visto che era in competizione con il Keniano ci si sarebbe aspettati che avesse approfittato dell'errore dell'avversario e vinto al posto suo. Invece compie un gesto che dovrebbe fare il giro del mondo e mostrato a tutti gli studenti del globo. Così anziche approfittare dell'errore per vincere facile, a gesti indica ad Abel dov'è posto il vero traguardo, che dopo pochi secondi verrà dal Keniano tagliato per primo.

Iván Fernández Anaya, è un corridore basco di 24 anni che è considerato un atleta dal grande futuro (è stato campione di Spagna nei 5.000 metri nella categoria promessa due anni fa) ha detto dopo la prova:


«Anche se mi avevano detto che vincendo la gara avrei guadagnato un posto nella squadra spagnola per i Campionati europei, non ci ho pensato un momento a fare quanto ho sentito giusto. Penso che con questo gesto ho guadagnato molto più di quello che avrei ottenuto da una vittoria immeritata. Per me è stato molto importante compiere questo gesto, oggi ho dimostrato che è più importante essere onesti e giusti che non fare quello che troppo spesso vediamo espresso nelle nostre società, sportive, sociali, politiche, dove la vittoria sta al primo posto. Oggi sento di essere una persona onesta e giusta e questo è il premio più bello che si possa vincere".

Un amara constatazione dobbiamo fare. Purtroppo, molto poco è stato detto di questo episodio ed è una vergogna. A mio parere, come credo sia quello di milioni di persone oneste, sarebbe bello spiegare ai bambini quanto è bello essere giusti ed onesti. Purtroppo i media e le TV adorano mostrare i lati negativi degli sport come delle altre vicessitudini umane. Diamo una mano a far girare questo episodio e sostituiamoci ai media per far conoscere a quante più persone possibili quest'uomo che ha in se l'essenza della giustizia e dell'altruismo.