Lettera a mio fratello maggiore.

25.12.2012 11:26

di Michel Anclaud

 

   Caro fratello, come ben sai, ho saputo da poco tempo di questa nostra condizione parentale.

    A dire il vero, sapevo già da lungo tempo della tua esistenza ma, vedendoti con  occhi ammestrati, ti ritenevo artefice di una condizione che non gradivo pienamente. Anzi, devo dirti anche che, più il tempo passava più nei miei pensieri il messaggio giuntomi appariva dissonante. 

    Anche qui devo fare una precisazione. Non è che trovavo errato il tuo dettato, è che in esso, la troppa difformita tra il recitato e l'eseguito mi portava a subire continui conflitti interiori e di comprensione.

    Certo è, che questo non sarebbe accaduto se mi fossi limitato a ritenere buono quello che mi veniva dato in pasto e solo grazie alla ricerca e alla volontà di capire, quali fossero e da dove provenivano gli ingredienti di quel cibo datomi, mi hanno permesso di scoprire da cosa, come, e da chi era stata elaborata quella pietanza.

    Di conseguenza e con molto sforzo interiore, aiutato anche da eventi oggettivi, ho compreso che malgrado gli ottimi ingredienti, la pietanza era stata male eseguita seppur ben presentata.

    Ora non voglio disquisire sui cuochi e su chi li ha aiutati nell'elaborazione e neppure sul perché non siano stati in grado di tirar fuori un buon piatto malgrado gli ingredienti soprafini.

    So bene che ognuno di noi ha delle capacità e dei limiti e questo, non mi permette, non avendo certezza che gli esecutori abbiano scientemente sbagliato la ricetta, di colpevolizzare gli stessi.

    Lascio volentieri questo giudizio a chi ha certezza degli eventi.

    Dopo questa breve spiegazione, sul motivo che mi tenuto lontano da te per molto tempo, ti dico che sono felice di vederti ora senza distorsioni terze.

    Trovo che il tuo operato è da considerare la più grande conquista mai avvenuta.

    Pe rme sei il più grande condottiero mai esistito e sapendo che quello che sei riuscito a fare non è stato supportato da lame e-o da pagamenti in sangue ma solo da amore per tutti, mi fa ben sperare per il futuro. 

   Nessuna importanza ha il fatto che non hai conquistato terre, popoli e-o ricchezze, tu sei riuscito a conquistare la ricchezza più grande: il cuore delle persone.  La consapevolezza di averti come fratello, ha scacciato da me emblemi di gioventù come potevano essere: generali e imperatori e-o ideologie e frabbriccanti di chiacchere.

    Un fratello minore cerca sempre nel fratello maggiore, il capo da seguire e oggi tu sei il mio unico vero grande eroe e faro nella mia vita. 

    Chiudo questa mia lettera, augurandoti buon compleanno.

 

 Firrmato

  Tuo fratello minore. Uomo tra gli uomini.