Per chi non credesse ancora che viviamo la più subdola e viscida forma di tirannia mai vista. The European Gendarmerie Force (EUROGENDFOR)

25.10.2012 12:55

Quando diciamo sistema, indichiamo genericamente uno stato di metodi che induce l'essere umano a vivere la vita secondo i prodotti che la nostra società produce. 

di Michel Anclaud

 

Nello specifico, quando diciamo che vogliamo demolire questo sistema, indichiamo la volontà di voler privare le pochissime persone che hanno prodotto ricchezze smisurate, per se stessi e per quelli che li appoggiano, grazie alla stampa e vendita di cartamoneta agli stati sovrani. 

Questi personaggi, cha amiamo chiamare i nuovi cesari, si sono impossessati di quasi tutto quello che gli serve per poter fare quello che più gli aggrada. Grazie al guadagno fatto sul debito degli stati, acquisiscono terre e risorse, governi ed economie, informazione e legiferatori ed è grazie a questi ultimi  che è per loro facile farsi produrre le leggi  che desiderano.

Queste "leggi", Trattato di Lisbona, Fiscal compact, MES e EUROGENDFOR, mai a favore dei popoli e spesso anche incostituzionali nei vari Stati sovrani,  diventano regole che vengono fatte assumere a dei soggetti della società abilitati al moto della macchina pubblica, economica, industriale, istruttiva e informativa. Grazie a queste persone, più o meno compiacenti o assolutamente ignare, il sistema detta le sue leggi e noi troviamo che esso sia il nemico dell'essere umano da combattere.

Mentre nella vita pubblica il sistema è divenuto l'unico vero padrone del fare umano, visto quanto sopra indicato, nel privato lo troviamo espressione di volontà personale retto dai pochi soggetti, anchessi sopra indicati.

Ergo, ci troviamo di fronte ad un anomalia che bisogna, pena la caduta in disgrazia del genere umano, eliminare a tutti i costi.

Per privare questi despoti del potere che hanno trovato grazie alle debolezze umane, bisogna attivarsi in maniera da eliminare tutte le metodologie che intasano e rendono ingiuste ed inique le nostre società terrene.

Per farlo in maniera costruttiva, occorre avere un progetto super partes come o lo stesso che ha il Movimento Poliumanista Noi per Voi.

Lo stesso ha come principi base: la non violenza, l'abbandono delle ideologie che la storia ci ha dimostrato essere state contro l'essere umano, la ricerca di una giusta giustizia, la ricerca di un merito dettato dalle capacità proprie ottemperando ad una parità di trattamenti per tutti, il rigetto di un privilegio per chi governa il progetto e l'assunzione dello stesso come unico volere degli stessi.

 

Parte dei comportamenti e leggi ricercati e fatti assumere dai nuovi cesari e riassunto negli articoli: 21,22,23,28 e 29 dello statuto dell' European Gendarmerie Force. Il fatto è così preoccupante che anche:

Sul sito dell’U.N.A.C. (Unione Nazionale Arma Carabinieri) troviamo una notizia che ha ben più dell' inquietante: ”L’Arma verso lo scioglimento. L’Unione Europea impone la smilitarizzazione della quarta Forza Armata e l’accorpamento dei carabinieri alla Polizia di Stato … L’Arma dei carabinieri in un futuro più o meno prossimo, ma certamente non remoto, è destinata ad un inevitabile scioglimento“. Poco meno di due anni fa la Camera dei Deputati ratificava ad unanumità l’accordo europeo per la costituzione di una forza armata speciale, chiamata EGF.

La Forza di gendarmeria europea (Eurogendfor o EGF) è il primo Corpo militare dell’Unione Europea a carattere sovranazionale. La EGF è composta da forze di polizia adordinamento militare dell’UE in grado di intervenire in aree di crisi, sotto egida NATO, ONU, UE o di coalizioni costituite “ad hoc” fra diversi Paesi.

Eurogendfor può contare su una forza di 800 “gendarmi”mobilitabile in 30 giorni, più una riserva di altri 1.500; il tutto gestito da due organi centrali, uno politico e uno tecnico. Il primo è il comitato interdipartimentale di alto livello, chiamato CIMIN, acronimo di Comité InterMInistériel de haut Niveau, composto dai rappresentanti dei ministeri degli Esteri e della Difesa aderenti al trattato. L’altro è il Quartier generale permanente (PHQ), composto da 16 ufficiali e 14 sottufficiali (di cui rispettivamente 6 e 5 italiani). I sei incarichi principali (comandante, vicecomandante, capo di stato maggiore e sottocapi per operazioni, pianificazione e logistica) sono ripartiti a rotazione biennale tra le varie nazionalità, secondo gli usuali criteri per la composizione delle forze multinazionali.

 

Non si tratta quindi di un vero corpo armato europeo, un inizio di esercito unico europeo, nel qual caso si collocherebbe alle dipendenze di Commissione e Parlamento Europeo, ma di un semplice corpo armato sovra-nazionaleche, in quanto tale, gode di piena autonomia. Infatti, la EGF non è sottoposta al controllo dei Parlamenti nazionali o del Parlamento europeo, ma risponde direttamente ai Governi, attraverso il citato interministeriale (CIMIN)

  • L’articolo 21 del trattato di Velsen, con cui viene istituito questo corpo d’armata sovranazionale, prevede l’inviolabilità dei locali, degli edifici e degli archivi di Eurogendfor.

  • L’articolo 22 immunizza le proprietà ed i capitali di Eurogendfor da provvedimenti esecutivi dell’autorità giudiziaria dei singoli stati nazionali.

  • L’articolo 23 prevede che tutte le comunicazioni degli ufficiali di Eurogendfor non possano essere intercettate.

  • L’articolo 28 prevede che i Paesi firmatari rinuncino a chiedere un indennizzo per danni procurati alle proprietà nel corso della preparazione o esecuzione delle operazioni.

  • L’articolo 29 prevede infine che gli appartenenti ad Eurogendfor non potranno subire procedimenti a loro carico a seguito di una sentenza emanata contro di loro, sia nello Stato ospitante che nel ricevente, in tutti quei casi collegati all’adempimento del loro servizio.

Nel trattato di Velsen c’è un’intera sezione intitolata “Missions and tasks“, in cui si apprende cheEurogendfor potrà operare “anche in sostituzione delle forze di polizia aventi status civile”, in tutte le fasi di gestione di una crisi e che il proprio personale potrà essere sottoposto all’autorità civile o sotto comando militare.

Tra le altre cose, rientra nei compiti dell’Eurogendfor:

  • garantire la pubblica sicurezza e l’ordine pubblico
  • eseguire compiti di polizia giudiziaria (anche se non si capisce per conto di quale Autorità Giudiziaria)
  • controllo, consulenza e supervisione della polizia locale, compreso il lavoro di indagine penale
  • dirigere la pubblica sorveglianza
  • operare come polizia di frontiera
  • acquisire informazioni e svolgere operazioni di intelligence
Il 14 maggio 2010 la Camera dei Deputati della Repubblica Italiana ratifica l’accordo. Presenti 443, votanti 442, astenuti 1. Hanno votato sì 442: tutti, nessuno escluso. Poco dopo anche il Senato dà il via libera, anche qui all’unanimità. Il 12 giugno 2010 il Trattato di Velsen entra in vigore in Italia. La legge di ratifica n° 84 riguarda direttamente l’Arma dei Carabinieri, che verrà assorbita nella Polizia di Stato, e questa degradata a polizia locale di secondo livello. Allo stesso tempo, l’art.4 della medesima legge introduce i compiti dell’Eurogendfor, tra cui:
a) condurre missioni di sicurezza e ordine pubblico;
c) assolvere a compiti di sorveglianza pubblica, gestione del traffico, controllo delle frontiere e attivita’ generale d’intelligence;
e) proteggere le persone e i beni e mantenere l’ordine in caso di disordini pubblici.
In pratica, significa che avremo per le strade poliziotti veri e propri, che non rispondono direttamente delle loro azioni nè allo Stato italiano, nè all’Unione Europea.
Forse non è a rischio solo lo scioglimento della Beneamata Arma ,potrebbe essere a rischio la sovranità nazionale