Sistema pensionistico da rifondare subito, secondo equità di trattamento per tutti.

29.10.2012 07:54

Siamo ancora un paese civile?

di Michel Anclaud

 

Se diamo un occhiata ai pensionati di questo paese ci rendiamo conto che molti sopravvivono con poche centinaia di euro al mese. Tanti lavoratori e pensionati, senza problemi finanziari, potranno pensare che quelli che sopravvivono in simili condizioni, si ritrovano in quel modo perchè non hanno voluto lavorare abbastanza o perchè non sono stati capaci di gestire la propria vita lavorativa; come invece hanno fatto loro.

Sicuramente, in molti casi c'è stata un'incapacità di fondo per farli ritrovare in simili condizioni ma, è pur vero che laddove vi è una sola persona punita ingiustamente, da questo sistema inumano, là dovrebbe esserci una condanna ferma e decisa. Al punto tale, da far prendere coscienza a chi legge, che questo problema dovrebbe essere eliminato al più presto. I molti che sono costretti a cercare sostenatemento nei rifiuti, che lo abbiano "meritato" o no, non fanno onore ad una società evoluta e giusta. A questo punto, visto la grave crisi che attraversiamo, si potrebbe pensare che non ci siano soldi necessari per sistemare questo problema.

A chi pensa in quel modo, facciamo presente che ci sono casi pensionistici che vanno ben oltre l'immaginazione. Casi che si trovano all'opposto di chi cerca nel pattume scarti commestibili.

A questo, si è giunti perchè nel passato ci sono stati governi che hanno ritenuto che ci fosse un bisogno tale, da dover limare le già esigue rendite a chi aveva come unico torto, essere andato in pensione dopo aver lavorato tutti gli anni indicati da chi probabilmente non ha mai conosciuto un solo giorno di vero Lavoro.

Se questo bisogno fosse stato dettato da un'effettiva necessità, tesa a migliorare un qualcosa di cui non si poteva a fare a meno, anche gli stessi "estorti" avrebbero capito che era cosa giusta. Purtroppo questa metodologia estorsoria non e valsa per tutti e così possiamo vedere che ci sono persone, dicasi persone e non Santi o Dei, che sono stati graziati e non hanno subito questa ingiustizia. Individui che per loro capcità e a volte incapacità, ricevono così tanto che è un vero e proprio insulto a quell'equità che dovrebbe REGNARE IN UNO STATO DI DIRITTO EQUO.

Questi esempi sono la punta di un iceberg che è molto ma molto più grande di quanto non si possa immaginare. Questi pensionati d'oro, sottraggono linfa vitale non solo allo stato ma soprattutto ai loro simili.

Quello che fà più indignare, non è tanto il fatto meritorio di come questi hanno ottenuto quelle pensioni e che già di per sè è una grande forma d'iniquità di trattamenti ma come, in caso di bisogno, queste non vengano mai toccate al ribasso e al massimo, se viene fatto, è così irrosorio che è un atto di facciata che pochi giorni dopo essere divenuto legge, ridà con gli interessi quello che era stato preso.   

Giusto per intenderci meglio. Si adotta lo stesso sitema del referendum del 93, li si fanno uscire dalla porta, con grande enfasi e pubblicità e li si fanno rientrare di nascosto dalla finestra più grassi di come sono usciti.

Così da vari decenni ci sono pensionati, spessissimo giovani, non tanto per l'aspetto curato ma proprio per dati anagrafici, che percepiscono pensioni tali da poter soddisfare vari punti di PIL.

Oggi in questo bel paese, ci sono le amabili pensioni d'oro che TOLGONO 13 miliardi all'anno alle casse dell'ips. 

E' certo che non morirebbe di fame, o di stenti, nessuno di loro e neppure nessuno sarebbe costretto ad andare a cercare cibo nei bidoni della spazzatura o a "rubare" cibo in qualche negozio se fossero dimezzate e che già darebbe un agio di molte volte superiore al resto dei pensionati.

A questo và aggiunto che esistono dei pensionati che hanno "lavorato" ,si fà per dire, per ottenere la pensione, pochi giorno o addirittura qualche ora.

Comunque a questi casi assurdi, vanno aggiunti decine migliaia di casi che le hanno ricevuto la pensione, in un certo senso d'oro anch'essa, dopo pochi anni.

 

Una società civile che accetta governi che hanno vari pesi e varie misure verso i propri cittadini è da considerare complice di chi governa e dovrebbe ribellarsi, secondo i metodi che questa democrazia, ancora per poco forse, mette a disposizione .

Tutti quelli che si lamentano dei governanti dovrebbero: aprire la mente piuttosto che lamentarsi, tirarsi sù le maniche per costruire il futuro piuttosto che  guardare promesse in tv, cercare nuove buone visioni piuttosto che assopirsi sul vecchio che ha già dimostrato tutto quello che poteva fare, in bene e soprattutto in male.  

" Non chiederti cosa lo stato può fare per te ma cosa tu puoi fare per lo stato."   J. F. K.

 

Nel frattempo, il Movimento Ploilumanista Noi per Voi stà studiando come approntare una riforma del LAVORO e pensionistica, degna di essere considerata giustamente giusta in piena equità per tutti.